Palazzo di città


La costruzione del palazzo di città inizia nel 1773, ad opera dei benedettini, ma di autore ignoto.
La sua destinazione originaria era la sede della Corte Capitanale, fu anche sede del Museo Archeologico, ma attualmente è un centro culturale al piano terra, mentre il primo piano non ha alcuna funzione. La struttura presenta una facciata tardo barocca che si affaccia sulla Piazza Garibaldi; è costituita da due ordini di lesene in pietre da taglio che contengono dei paramenti in mattoni crudi.
Esaltano il grande portale in arenaria sormontato dallo stemma della città e due finestroni a frontespizio arcato. La parte superiore é caratterizzate da tre balconi comunicanti, attraverso un ballatoio con ringhiera che percorre tutto il prospetto, sopra il cornicione vi è un orologio, che definisce la facciata. Attraverso il portale principale si accede ad un ampio salone pavimentato in marmo e caratterizzato dalla presenza di quattro grandi colonne, che definiscono una zona centrale aperta, separandola da due zone laterali simmetriche, definite da volte a crociera e grandi archi, definiti da capitelli pensili. Dal salone una porta conduce ad un ambiente laterale e di fronte alcuni gradini conducono ai locali retrostanti e una scala porta al piano superiore. Attraverso un ingresso in Via Cavour si accede ai locali retrostanti e al piano superiore, pavimentato di recente in cotto e costituito da cinque ambienti comunicanti tra loro. Di essi il maggiore si affaccia con tre balconi sulla piazza Garibaldi e con uno su via cavour, presenta la volta a padiglione affrescata dal pittore Martorana
Bibliografia:Demetra- Monumenti di Piazza Armerina Tomo I ( società cooperativa a r.l. Enna)
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